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IL MUSEO

“Non vale un bottone!”

Chi ha coniato questa esclamazione era certamente uno che i bottoni li portava di ferro, di stagno di osso mentre le persone di classe sociale elevata usavano bottoni d’argento, oro, brillanti se non con brillanti, perle e pietre preziose...  

 

Il collezionismo dei bottoni è molto diffuso fin dall’800 negli Stati Uniti,  in Inghilterra e in  Francia dove si possono vedere nei musei e in raccolte private.

In Italia i collezionisti sono abbastanza rari e così i musei dedicati, anche se qualche raccolta storica è visibile in musei di Arti Decorative.

Ora a questi si aggiunge il MUSEO STORICO DEL BOTTONE di Vigorovea, inserito nel CIRCUITO WIGWAM.

 

Il museo espone parte di una collezione ben più ampia di esemplari selezionati in trent'anni di ricerca corredati da spiegazioni, immagini e oggetti d'epoca. Possono essere visti 3.000 esemplari provenienti dall'Italia e da tutto il mondo. Coprono un periodo storico tra il XVIII° secolo ed il 1970.

Durante la visita guidata saranno illustrati i riferimenti storici, di costume e raccontate storie curiose e romantiche.

La REGIONE VENETO nel 2017 ha dichiarato il Museo sito di "INTERESSE LOCALE PER IL VALORE CULTURALE DELLE COLLEZIONI" dopo i riconoscimenti già avuti dalla provincia di Padova e dal Comune di Sant'Angelo di Piove di Sacco.

 

IL MUSEO STORICO DEL BOTTONE è dedicato al figlio scomparso della fondatrice Sandro Partesotti,

è allestito a VIGOROVEA (PD), e aperto ai visitatori a offerta libera su appuntamento:

vedi la pagina CONTATTI.

Alcuni degli esemplari esposti al museo

XVIII° SECOLO:

XIX° SECOLO:

XX° SECOLO:

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